Sanità e liste d’attesa: nella manovra stanziati fondi progressivi per le regioni che si affidano al privato!

più soldi alle regioni che già ricorrono al privato ma senza potenziamento del ssn:

a rischio qualità delle cure e tenuta dei contidelle regioni!

Il testo della Manovra indica un incremento rispetto alla spesa consuntivata nel 2011 dell’1% per il 2024, del 3% per il 2025 e del 4% a decorrere dal 2026 per l’acquisto di prestazioni di assistenza specialistica ambulatoriale e di assistenza ospedaliera dal privato accreditato.

La Relazione Tecnica riporta che, sulla base dei dati di Conto Economico delle Regioni, l’onere per il 2024 è pari a circa € 123 milioni di euro, per il 2025 è pari a € 368 milioni e quello a regime a partire dal 2026 è pari a € 490 milioni.

«Se formalmente inserita tra le misure per l’abbattimento delle liste di attesa – precisa Cartabellotta presidente Fondazione Gimbe – questa disposizione appare finalizzata a sostenere le strutture private accreditate già esistenti per due ragioni. Innanzitutto, perché a differenza dell’incremento della tariffa oraria delle prestazioni aggiuntive (art. 42) che cessano nel 2026, rimane in vigore anche per gli anni successivi, ovvero diventa strutturale. In secondo luogo, perché avendo come riferimento il consuntivo 2011 delle Regioni, gli incrementi del tetto di spesa sono proporzionali a quanto ciascuna Regione ha speso 12 anni fa».

A partire dal 2026, la Lombardia potrà spendere per il privato accreditato
oltre € 3,3 miliardi.

Fonte  Fondazione Gimbe

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