“Una firma per l’Italia”. Costituito a Cremona il coordinamento provinciale per il NO all’Autonomia Differenziata

A Cremona si è costituito il Coordinamento provinciale per l’abrogazione totale della legge Calderoli sull’autonomia differenziata. Questo coordinamento rappresenta una declinazione locale del comitato nazionale “Una firma per l’Italia”, il cui obiettivo è raccogliere almeno 500.000 firme a livello nazionale entro la fine di settembre per avviare il percorso referendario.

Nel pomeriggio di mercoledì 17 luglio, la CGIL Cremona ha invitato associazioni, partiti politici e organizzazioni locali promotori del quesito referendario e soggetti che lo sosterranno, per discutere i primi passi operativi. La raccolta firme inizierà dai primi giorni della prossima settimana.

Tutte le organizzazioni presenti hanno rimarcato l’importanza del referendum e la necessità di unire le forze democratiche del Paese in questa sfida cruciale, una battaglia comune ed unitaria che inizierà con la raccolta firme e proseguirà con la campagna elettorale una volta avviato il percorso referendario. 

Il coordinamento cremonese concorda nel ritenere l’autonomia differenziata un vero e proprio progetto delle diseguaglianze che dividerà il Paese e aumenterà i divari sociali, compromettendo i diritti fondamentali garantiti dalla Costituzione.

L’autonomia è una vera e propria controriforma che non colpirà solo il Sud, ma l’intero Paese, comprese le “ricche” ed “eccellenti” regioni del Nord, privandolo di opportunità di crescita sociale, occupazionale ed economica. 

I rischi sono molti e toccano specialmente le fasce più deboli: ne risentirà l’istruzione pubblica, il welfare universalistico sarà ridimensionato, il sistema sanitario subirà ulteriori danni, la prevenzione degli incidenti sul lavoro sarà indebolita e i contratti collettivi nazionali di lavoro saranno messi in discussione, frammenterà le politiche di tutela dell’ambiente e degli ecosistemi e renderà più difficile anche il fare impresa.
A farne le spese saranno, quindi, soprattutto le fasce popolari e le aree più vulnerabili dell’intero Paese, con gravi ripercussioni sulla coesione sociale e sul tessuto produttivo nazionale.

A breve sarà definito il calendario per la raccolta firme e delle iniziative informative e incontri con i cittadini della provincia, rafforzando l’idea di una lotta comune e spiegando le ragioni dell’importanza di questa iniziativa che, nella pratica, interessa tutte e tutti.

Già nei prossimi giorni saranno organizzate le prime iniziative e verranno forniti tutti i dettagli per consentire la firma anche sulla piattaforma online.

Aderiscono al coordinamento: CGIL, UIL, ARCI, ANPI, ACLI, AUSER, Associazione 25 aprile, Comitato Democrazia Costituzionale, Stati Generali Clima, Ambiente e Salute, Pax Christi, Comunità Laudato Si, Libera contro le Mafie, Partito Democratico, Sinistra Italiana, Europa Verde, Rifondazione Comunista, Movimento 5 Stelle, PSI, Italia Viva, Possibile.

Il coordinamento è aperto alle associazioni e organizzazioni che, nei prossimi giorni, vorranno aderire condividendone lo spirito e le finalità.

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