Regione Lombardia toglie la parola ai cittadini, ma noi ce la riprendiamo! 16 ottobre 2023, presidio davanti a ASST Crema e Cremona

Lo scorso luglio, il Comitato Regionale Promotore per il Referendum – comprendente tra le altre ACLI, ARCI, Medicina Democratica, Federconsumatori e altre significative entità come CGIL, FP CGIL e SPI CGIL –  ha presentato a Regione Lombardia una proposta referendaria per  abrogare quelle parti della Legge Regionale sulla Sanità che introduce «l’equivalenza e la parità» tra la sanità privata e pubblica con l’obiettivo di rafforzare la sanità pubblica in Lombardia, unica strada per noi percorribile per garantire a tutte le persone un accesso egualitario alla cura e un ruolo efficace della prevenzione.

Lo scorso 12 settembre, la maggioranza del Consiglio Regionale ha respinto, dichiarandoli inammissibili, i tre quesiti, privando così le cittadine e i cittadini della legittima possibilità di esprimersi nel merito di un modello lombardo che negli scorsi anni ha mostrato a tutti quanto la tanto declamata “eccellenza” fosse solo la maschera mediatica di un fallimento annunciato.

Pare del tutto evidente la volontà di voler dare spazio agli interessi delle aziende private sanitarie a discapito del servizio pubblico. Questa è l’ennesima ingiustizia da parte della maggioranza che governa la nostra Regione, ingiustizia contro la quale ricorreremo attraverso il Tribunale Amministrativo Regionale. 

Ma non solo!  Dall’11 al 21 ottobre, le Associazioni componenti il Comitato Promotore Regionale e le molte altre che si sono organizzate in coordinamenti territoriali, organizzano iniziative finalizzate a spiegare ai cittadini lo scopo della vertenza e gli obiettivi in tutte le province lombarde.

È ormai inaccettabile che la cittadinanza debba continuare a subire le scellerate – ma mirate – scelte di Regione Lombardia in tema di Sanità, scelte che hanno portato a liste d’attesa infinite, a diseguaglianze per reddito nell’accesso alle cure, allo smantellamento della medicina territoriale,  allo sbilanciamento verso un privato sempre più finalizzato alla logica del profitto, all’incapacità di garantire le prioritarie azioni di prevenzione (come la sicurezza sul lavoro),  al peggioramento delle condizioni di lavoro degli operatori sanitari, a spese impazzite con i “medici gettonisti”, e, non da ultimo, a nessun governo delle rette a carico dei cittadini nelle case di riposo (RSA) e nei servizi per la disabilità. Rendendo, di fatto, quello alla cura non più un diritto ma un privilegio sotto forma di business.

Per questi motivi, le associazioni territoriali sotto elencate, il 16 ottobre 2023 dalle ore 8 alle ore 10 effettueranno presidio con volantinaggio davanti ai due Ospedali Pubblici di Cremona e di Crema. 

Spiegheremo ai cittadini le nostre ragioni e siamo sicuri che troveremo ascolto. Lo stesso ascolto che vorremmo avere dal governo lombardo.

Regione Lombardia vuole togliere la parola ai cittadini. E noi ce la riprendiamo! 

Coordinamento Territoriale Cremonese:  CGIL – FP CGIL – SPI CGIL – ACLI – AUSER – ARCI – ASSOCIAZIONE 25 APRILE- FEDERCONUSMATORI – LIBERA CONTRO LE MAFIE. 

Maria Teresa Perin
Segretaria Cgil Cremona con delega al welfare

Elena Curci
Segretaria Generale CGIL Cremona

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