Dal 28 al 31 ottobre, il Sindacato Pensionati Italiani (SPI) della CGIL ha organizzato una serie di manifestazioni in tutta Italia per denunciare una legge di bilancio inadeguata e che non risponde ai bisogni reali delle persone. A Milano, il 30 ottobre, circa 4000 pensionati e pensionate si sono ritrovati in Piazza San Babila, uniti dalla necessità di rivendicare dignità e giustizia sociale.
Tre pullman provenienti da Cremona hanno portato in piazza una rappresentanza significativa, unendosi a tanti altri per sollevare con forza le istanze di una categoria che non può più tollerare politiche che logorano il potere d’acquisto e rendono insostenibili le condizioni di vita degli anziani.
Mimmo Palmieri, Segretario Generale dello SPI CGIL di Cremona, ha evidenziato le criticità che pesano sui pensionati: “Non possiamo più permetterci di subire passivamente la privatizzazione della sanità, che potrebbe aggravarsi ulteriormente con l’autonomia differenziata. Le lunghe liste di attesa, l’inflazione che erode il potere d’acquisto e l’inadeguatezza della legge sulla non autosufficienza, che non arriva a coprire neanche i bisogni di 20.000 persone nel 2025, sono realtà insostenibili.”
Tra le richieste avanzate dallo SPI CGIL, un sistema previdenziale più equo, che sappia garantire un giusto diritto alla pensione, e politiche fiscali e sanitarie che siano finalmente universali e inclusive. L’aumento delle rette nelle RSA, che grava enormemente sugli anziani e sulle loro famiglie, e la mancanza di sostegni concreti per chi, come pensionati e lavoratori dipendenti, versa ogni mese l’intera somma nelle casse dello Stato, contrastano con i numerosi condoni a favore di chi evade le tasse.
“Questi temi non sono inventati – ha concluso Palmieri – ma purtroppo rappresentano la cruda realtà che incontriamo ogni giorno, soprattutto tra le persone più fragili e anziane. Non possiamo più permettercelo, ed è per questo che siamo scesi in piazza”.
L’intera manifestazione ha inteso ribadire con forza il diritto a una vita dignitosa e a un sistema di welfare che non dimentichi nessuno.