Picco nei fallimenti. Intervista a Kendra Barbotta, responsabile UVL CGIL Cremona

Kendra Barbotta, responsabile dell’Ufficio Vertenze Legali di CGIL Cremona

Nel 2021 aperte più pratiche. Cambia anche la tipologia: salgono il recupero crediti e le procedure concorsuali. Solidità delle imprese messa in crisi.

Kendra Barbotta, Responsabile dell’Ufficio Vertenze Legali della Cgil di Cremona, traccia un bilancio dell’attività dell’ufficio nel 2021, ancora segnato dall’emergenza pandemica legata alla diffusione del coronavirus, e alle sfide che l’UVL ha dovuto affrontare e che avrà di fronte.

Che anno è stato il 2021?
«Complessivamente, sono state aperte un numero maggiore di pratiche rispetto al 2020, circa 800 nel 2021 rispetto alle 700 dell’anno precedente. La tipologia di assistenza che è stata richiesta all’UVL è assolutamente diversa tra i due anni presi in esame. Se nel 2020 hanno spiccato per numero le “violazioni contrattuali” (impugnazioni di licenziamento, accertamenti di lavoro subordinato, demansionamenti, impugnazione di provvedimenti disciplinari e riconoscimento di danno alla salute), nell’anno appena concluso il maggior numero di pratiche è imputabile alla categoria del “recupero crediti” (retribuzioni, tfr e spettanze varie) ed alle procedure concorsuali (ben 306 pratiche nel 2021 a fronte delle 155 del 2020). Le consulenze per le dimissioni volontarie si sono dimezzate: da 164 pratiche nel 2020, a 86 pratiche nel 2021».

Si è registrata qualche tendenza particolare?
«Come detto, nel 2021 il picco è stato raggiunto dalla vertenze di carattere economico, con maggiori richieste di assistenza per recupero crediti da lavoro, sia tramite vertenze individuali che attraverso l’insinuazione in procedure concorsuali».

Come ha inciso la pandemia?
«La pandemia ha chiaramente inciso sulla capacità economico-finanziaria delle imprese, con ripercussioni sulla tenuta delle attività produttive ed aumento di fallimenti e concordati, tant’è che nel 2021 la sezione fallimentare del tribunale di Cremona ha dichiarato 52 fallimenti (contro i 21 del 2020) e avviato procedure di concordato per 8 aziende (contro i 5 del 2020). Gli anni 2020 e 2021, in ogni caso, sono periodi influenzati e caratterizzati in modo differente dalla pandemia. Il 2021 è evidentemente il risultato dell’andamento dell’anno precedente. Nel 2020, infatti, l’attività è stata incentrata sui licenziamenti e sulle dimissioni volontarie, posto che il Covid ha rappresentato una minaccia per la stabilità di alcuni posti di lavoro e per certi versi ha influenzato il mercato del lavoro sollecitando una reazione nei lavoratori e determinando scelte di cambio tipo di occupazionale».

Come ha reagito l’ufficio?
«E’ chiaro che – se la crisi del 2008 (crisi mondiale originatasi negli Stati Uniti con la bolla dei derivati bancari) aveva falciato le aziende in difficoltà – la pandemia, che auspichiamo potrà concludersi nei prossimi mesi, ha sferrato un ulteriore colpo alle aziende ancora fragili, soprattutto nel nostro territorio già provato, ma che ha sempre registrato impegno e volontà nella ripresa economicoproduttiva. Dunque, l’attività dell’UVL nel 2021 si è incentrata sul recupero delle retribuzioni e dei Tfr per le lavoratrici e per i lavoratori che si sono rivolti alla CGIL, registrando anche un numero di nuovi iscritti (solo tramite UVL) pari a 250 (contro i 190 del 2020)».

Si è dovuto procedere ad una riorganizzazione?
«L’organizzazione dell’Ufficio è invariata dal punto di vista del numero di “operatori”, ma sicuramente è mutata per quanto attiene alle competenze ed alle professionalità. La continua produzione normativa in materia di Diritto del Lavoro nel periodo emergenziale ha imposto un costante e rapido aggiornamento per tutti noi e, non ultimo, l’intervento del legislatore in materia fallimentare con l’imminente entrata in vigore (settembre 2022) del “Codice della Crisi d’Impresa e dello stato di insolvenza” implicherà, nei prossimi mesi, un ulteriore impegno in termini di formazione, conoscenza ed applicazione delle nuove regole per garantire alle nostre iscritte ed ai nostri iscritti la migliore assistenza e tutela».

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