Marco Pedretti su Mondo Padano: “Vaccinarsi, responsabilità prima di tutto”

da “Mondo Padano”

Intervista di Luca Muchetti al Segretario Generale della CGIL di Cremona Marco Pedretti sulla campagna vaccinale

“Da un punto di vista giuridico l’obbligo non sussiste, quindi riterrei sbagliato parlare di licenziamenti”

 

“Responsabilità prima di tutto”

«Da un punto di vista giuridico l’obbligo non sussiste, quindi riterrei sbagliato parlare di licenziamenti. Le cosa cambierebbero nel momento in cui ci fosse una legge che indicasse l’obbligatorietà della vaccinazione per alcune tipologie di lavoratori».

A parlare è Marco Pedretti, segretario provinciale Cgil, al quale abbiamo chiesto di tracciare un profilo della situazione si potrebbe delineare nel momento in cui dei lavoratori a contatto con persone in stato di fragilità come anziani e malati dovessero rifiutare il vaccino.

«Sul nostro territorio – ci spiega – non mi risulta esistano situazioni particolarmente complicate: la risposta che abbiamo avuto dalle strutture ospedaliere ha avuto un alto consenso. Stiamo monitorando le RSA ma non abbiamo ancora un ritorno. Cgil ritiene che vaccinarsi sia un atto di responsabilità, soprattutto per chi lavora a contatto con persone fragili. Non parliamo di una “classica” antinfluenzale, ma di una situazione in cui si mischiano la tutela del singolo soggetto e la tutela collettiva. L’emergenza sanitaria poi è legata alla ripresa economica: avremo la seconda quando sarà finita la prima. Dove è stata fatta una corretta informazione sul vaccino, la risposta delle persone è stata positiva. È su quello che conviene lavorare».

Gli chiediamo cosa potrebbe succedere però nel caso in cui un lavoratore si rifiutasse di vaccinarsi: «Si potrebbero anche adibire i lavoratori a mansioni diverse e comunque continuando a usare i dispositivi di protezione oggi già in uso. Tutto però andrebbe visto singolarmente, caso per caso. Ripeto che ora è importante fare informazione. Nessuno conosce gli effetti di lungo periodo della vaccinazione, e questo è probabilmente l’elemento di dubbio che c’è in alcune persone.

Vedere però l’assenza di effetti collaterali in colleghi vaccinati col tempo può essere propedeutico alla vaccinazione di tutti. Alcuni giuslavoristi legano questo punto al tema della sicurezza, ma non parliamo di un dispositivo di protezione in questo caso, ma di un trattamento sanitario, cosa che va sancita da una norma di legge. Anche sui vaccini si prevedono eventuali indennizzi ed esenzioni. Anche se, lo ripeto, la posizione di Cgil è quella che esprimevo poco fa: vaccinarsi è un atto di responsabilità».

29/01/2021

 

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