Ennesimo accanimento contro i docenti neoassunti

Il Ministero del Merito nicchia, imperversa l’improvvisazione

La disposizione di legge (DL 19/2024) che introduce l’attivazione e frequenza di 10 ore di formazione sulla didattica digitale integrata (DDI) per i docenti neoimmessi in ruolo è l’ennesimo accanimento contro il personale scolastico.

La norma, infatti, interviene tardivamente, ad anno scolastico quasi concluso, soprattutto dopo la predisposizione delle consuete attività formative normalmente, in questa fase dell’anno, già erogate e frequentate attivamente dai docenti neoassunti.

In più si tratta di una norma di impossibile attuazione dal momento che manca un decreto ministeriale applicativo.

Per questi motivi, di opportunità e buon senso, una parte dell’Amministrazione ha giustamente considerato inapplicabile la disposizione di legge, considerando la formazione finora somministrata ai docenti neoimmessi come sufficiente per la definizione del percorso dell’anno di prova; diversamente non si capisce perché, di fronte al silenzio del Ministero, al quale abbiamo più volte sollecitato una risposta, un’altra parte dell’Amministrazione perseveri, senza appoggi normativi per giunta, nel richiedere una formazione che in parte è già stata svolta nei percorsi finora erogati.

Avremmo auspicato da parte dell’amministrazione, in tutte le sue articolazioni, un comportamento uniforme e coerente. Come FLC CGIL Lombardia riteniamo intempestiva, nonché pedantemente burocratica, una richiesta aggiuntiva di formazione professionale: pertanto invitiamo a sospendere ogni tipo di accanimento terapeutico nei confronti dei docenti neoimmessi ed invitiamo inoltre gli uffici dell’amministrazione a compiere le dovute verifiche sui percorsi formativi dei docenti, perché si noterà che un ulteriore aggravio di lavoro non costituirebbe un valore aggiunto nei singoli piani di sviluppo della professionalità docente.

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