Avanti di questo passo la digitalizzazione rischia di isolare le persone anziane

Dovrebbe rappresentare il fiore all’occhiello per l’amministrazione pubblica e per i cittadini. Si sta trasformando invece in un incubo soprattutto per le persone più anziane. Si chiama Spid e significa sistema pubblico di identità digitale.

È ormai richiesto per tantissime incombenze ma sta mettendo i bastoni fra le ruote anche agli utenti, in particolare a quelli avanti con l’età. In questi ultimi tempi, per ragioni che ormai conosciamo, le tecnologie digitali hanno avuto un enorme impulso in vari settori. Lavoro, assistenza, accesso ai servizi bancari, acquisti, accesso alla Pubblica Amministrazione , interazioni sociali: tutto passa per questo filtro.

Ma se da una parte le nuove tecnologie digitali rendono la vita più semplice in tempi così difficili, dall’altra accade che ampie fasce della popolazione ne restino fuori.

Il risultato è un acuirsi del divario digitale tra le generazioni e persino all’interno della popolazione anziana. È una situazione molto pericolosa, che crea ulteriori distanze e isolamento. Ultima per data dal 15/02/2022 lo stop ai bollettini postali per pagare i diritti della Motorizzazione civile relativi alle pratiche patenti (rilascio, rinnovo).

Da oggi il pagamento avviene tramite il sistema on line Pago PA. Davvero si pensa che tutte le persone anziane siano in possesso dello Spid, o di un pc o di una stampante.

Dove possibile bisogna consentire la delega a parenti e figli delle persone più anziane, così come ha già fatto Inps, altrimenti la situazione diventa insostenibile.

Anche per questi motivi auspichiamo che Regione Lombardia autorizzi la delega per accedere al Fascicolo sanitario Regionale, così come da impegni presi nel Marzo 2021.

La digitalizzazione deve facilitare l’accesso ai servizi, ma pensiamo che l’obiettivo della digitalizzazione deve essere quello di puntare all’inclusione sociale degli anziani e dei disabili, e ridurne l’isolamento

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