Filctem Cgil, Flaei Cisl, Uiltec Uil “Vogliamo risposte all’altezza di una grande strategia di pubblica utilità per i cittadini”
Cremona, 6 marzo – L’8 marzo sarà giornata di sciopero per i lavoratori e le lavoratrici ENEL, uno sciopero, spiegano i sindacati in una nota nazionale, per tutta la Lombardia la manifestazione centrale si terrà a Milano, ma anche davanti agli stabilimenti di Crema e Cremona si terranno dei presidi.
“La motivazioni della vertenza – spiega Mario Santini, Segretario Generale FILCTEM CGIL – stavolta non riguardano aumenti salariali ma una preoccupazione ancora più ampia. Enel è una azienda centrale per lo sviluppo del Paese, eppure taglia drasticamente i fondi per le energie rinnovabili, non investe nel settore idroelettico né in quello geotermico, taglia i costi del lavoro, le manutenzioni sono assenti, specialmente nelle realtà territoriali.”
Preoccupa anche l’esternalizzazione dei servizi e le condizioni di lavoro: “Enel dovrebbe essere centrale per la transizione energetica e digitale, ma quello che ci propone è una mera razionalizzazione dei costi, – prosegue Santini – l’azienda vuole esternalizzare le attività elettriche con possibili ricadute sulla sicurezza sul lavoro, modificare gli orari di lavoro senza un piano di assunzioni, ridurre lo smart working, insomma peggiora le condizioni di vita di migliaia di lavoratrici e lavoratori.”
Una forte preoccupazione, quindi, quella di sindacati sul futuro di una azienda che non mostra una visione. “Basta fare profitti sulla pelle dei lavoratori – conclude Santini – Enel vive grazie ad una concessione ed ha costi riconosciuti per le attività regolate. Vive in sostanza grazie alle bollette degli italiani. Gli impediremo di operare a sfavore del sistema paese, delle imprese, dei cittadini, dei lavoratori”.