Dopo 18 mesi dalla scadenza del precedente contratto, 150.000 lavoratrici e lavoratori, operai e impiegati, aspettano ancora risposte sul rinnovo del loro Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro.
Qualcuno dirà: ma c’è crisi, bisogna pur capire le difficoltà delle imprese…e invece no, non è così, perché il fatturato:
dal 2014 al 2016 è cresciuto (+5,7%) con un tasso quattro volte superiore alla media delle imprese italiane
nel 2018 è cresciuto del 2,1%
nel 2019 si è attestato a 12,3 miliardi (camere da letto +3% tende +1% Sughero +3%)
FEDERLEGNO-ARREDO PRETENDE:
l’aumento della precarietà (contratti a termine e stagionalità)
una totale gestione unilaterale dell’organizza-zione del lavoro (turni, riposi, sabati e domeniche)
SENZA OFFRIRE alcuna risposta alle nostre richieste
MA PROPONENDO:
pochi spiccioli di aumento (18 € luglio + 5 € gennaio + inflazione), per un totale di 23 € certi + 0,20 su previdenza complementare.
ED ANCORA:
Niente su Salute e Sicurezza
Niente su Sanità integrativa
Niente riforma della classificazione del personale
Niente su indennità turno
Niente su part time e congedi
Niente su condivisione dei piani per la formazione professionale
QUESTO È INACCETTABILE!
Soprattutto dopo che i lavoratori hanno offerto tanta disponibilità a lavorare in questa difficile fase di emergenza sanitaria e a fronte dei tanti incentivi e sostegni pubblici ricevuti (bonus mobili, industria 4.0, riduzione tasse, prestiti agevolati). Per questo, contro le provocazioni di FEDERLEGNO che, dopo la seconda rottura unilaterale del tavolo, avvenuta il 7 agosto, oggi ci scrive che vuole discutere dei loro testi e null’altro…c’è una sola cosa da fare RICONQUISTIAMO IL CONTRATTO! LEGNO– ARREDO 18 MESI SENZA CONTRATTO SCIOPERO GENERALE DI 16 ORE LEGNO – ARREDO INDUSTRIA
8 ore da subito a disposizione dei territori e delle RSU, con iniziative di presidio davanti i luoghi di lavoro