In Lombardia i dati INAIL sulle denunce di infortunio indicano che si è passati da 58.109 nel periodo gennaio-luglio 2021 a 84.108 nello stesso periodo del 2022, con un aumento pari al +44,7%.
Anche a Cremona gli infortuni sul lavoro non accennano a diminuire. Nei primi sette mesi del 2022 i casi di infortunio sul lavoro nella nostra provincia sono stati 3248, mentre nello stesso periodo del 2021 furono 2680: un aumento di 568 casi che si traduce in una crescita del 21,2%.
Sono cifre che indicano chiaramente che il tema di salute e sicurezza deve rimanere al centro delle attenzioni di tutti gli attori del mondo del lavoro. Le cause si possono ricondurre sicuramente alla scarsa formazione, a modalità lavorative poco attente alla salute, al poco personale addetto ai controlli, ma soprattutto alla mancanza di una radicata e profonda cultura della salute e sicurezza. Da tempo chiediamo che si intervenga: si devono rafforzare gli organici ispettivi di ITL e di ATS in modo da aumentare i controlli; va introdotta la patente a punti per qualificare le imprese; vanno sostenute le azioni di prevenzione e di formazione; vanno rafforzate le forme di coinvolgimento e partecipazione degli RLS nelle aziende.
Così come sottolineato dalla CGIL Lombardia attraverso Segretario Massimo Balzarini, in un comunicato stampa, in cui si sottolinea il deficit di attenzione della nostra Regione a questo problema affermando che:
“Un monito alla Regione è arrivato anche dalla Corte dei Conti. L’amministrazione è stata chiamata a fornire aggiornamenti sulle assunzioni di 91 ispettori, finanziate nel 2018 e nel 2019, e i dati relativi all’attività ispettiva nel 2020 e nel 2021.
La Corte dei Conti ha anche rilevato la scarsa incisività delle politiche regionali di prevenzione e sicurezza sul lavoro: i dati sull’attività ispettiva del 2020 e del 2021 forniti dalla Regione, infatti, mostrano una stasi nel numero delle ispezioni (+0,88%) e la flessione del numero delle imprese ispezionate nel 2021 rispetto al primo anno della pandemia (-6,11%).”
Le istituzioni devono impegnarsi concretamente dando corso agli impegni assunti con le organizzazioni sindacali.
Massimiliano Bosio,
responsabile sicurezza per la Segreteria CGIL Cremona