Adesso Basta! 8 ore di sciopero il 24 novembre, tutti i dettagli della manifestazione a Cremona

Cremona, 15 novembre – In risposta a una legge di bilancio giudicata inadeguata e insoddisfacente, CGIL e UIL hanno proclamato due giornate di sciopero nazionale e mobilitazione in Lombardia, previste per il 17 e 24 novembre. L’iniziativa, che segue una piattaforma unitaria sottoscritta anche dalla CISL presentata in occasione della mobilitazione dello scorso maggio, è volta a sostenere i diritti dei lavoratori e dei pensionati, contrastando una politica economica che li sta sempre più impoverendo.

Il 17 novembre, lo sciopero – di 8 ore o dell’intero turno di lavoro – coinvolgerà i lavoratori del settore pubblico, trasporti, scuola e università e coloro che rientrano nella Legge 146 sui servizi essenziali. Il 24 novembre, la mobilitazione si estenderà a tutti gli altri settori. 

La mobilitazione di venerdì 24 sarà su base territoriale. A Cremona sarà organizzato un corteo alle 9:30 con partenza da Palazzo Cittanova, e terminerà in Piazza Roma, dove . interverranno lavoratrici, lavoratori e delegati sindacali, con il discorso di apertura tenuto da Germano Denti, Coordinatore della UIL Cremona, e il discorso conclusivo di Elena Curci, Segretaria Generale della CGIL Cremona.

Le criticità, oggi, sono molte e sotto gli occhi di tutti, e la legge di bilancio non risponde a nulla: “nella legge di bilancio non esiste alcuna risposta per affrontare l’emergenza salariale, già falcidiata da inflazione e speculazione” – spiegano Curci e Denti – “non sono stanziate risorse per i rinnovi dei contratti pubblici né per detassare quelli privati, il supporto all’occupazione femminile e giovanile è inesistente e, anzi, il Governo alimenta la precarietà reintroducendo i voucher e liberalizzando i lavori a termine. Oltre a questo, mancano completamente azioni concrete per favorire politiche industriali che necessitano di investimenti significativi.

Curci e Denti sottolineano quanto i territori siano penalizzati da questa manovra: “il taglio al fondo nazionale per la sanità porterà un ulteriore indebolimento di un sistema già ampiamente depotenziato, non saranno possibili le necessarie assunzioni e si continuano a fare regali alla sanità privata” – proseguono i segretari generali territoriali di CGIL e UIL – “altri tagli alla scuola e un peggioramento della legge Fornero – che promettevano invece di cancellare, rendono questa manovra addirittura paradossale, una manovra che sul fisco taglia a lavoratori e pensionati e premia l’evasione fiscale”.

Anche uno dei grandi temi sempre attuali, quello della sicurezza sul lavoro, non trova risposte nella manovra. “Quest’anno sono già 657 i morti, e non sono numeri ma vite spezzate – il commento dei Segretari –  e nella manovra non c’è nulla che tenti di contrastare il fenomeno che ormai è strutturale. il nostro obiettivo non è diminuire né ridurre ma azzerare le morti. Ed è possibile solo investendo sulla formazione a partire dalle scuole e sulle funzioni ispettive di prevenzione”.

“È tempo di riportare al centro dell’agenda di questo Paese i lavoratori e i pensionati, riducendo le disuguaglianze e promuovendo politiche sociali eque”, concludono Curci e Denti. Con queste giornate di sciopero, CGIL e UIL mirano a sollecitare l’attenzione su queste criticità, esortando a un cambiamento nella politica economica e sociale.

 

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