Oglio Po, FP CGIL: Giù le mani dal servizio pubblico, no a nuove esternalizzazioni degli infermieri

Cremona, 30 aprile – La FP CGIL di Cremona esprime profonda amarezza e forte dissenso per la pubblicazione, su una piattaforma come Indeed, di un annuncio di ricerca di personale infermieristico da parte della cooperativa Euro & Promos SHC, già affidataria dell’appalto per il personale OSS presso il reparto di Medicina dell’Ospedale Oglio Po.

Siamo venuti a conoscenza di questa iniziativa solo di recente e in modo fortuito, senza alcuna comunicazione preventiva da parte dell’Azienda. Abbiamo richiesto immediatamente la rimozione dell’annuncio e preteso spiegazioni formali, ricevute solo informalmente, e solo nel corso dell’incontro sindacale di ieri. Le risposte forniteci sono state evasive e minimizzanti, mentre per noi rappresentano con chiarezza un segnale grave e preoccupante: la volontà della Direzione di tornare a percorrere la strada dell’esternalizzazione del personale sanitario, come già avvenuto nel 2022 con l’appalto degli OSS nei reparti di Medicina.

Non ci basta sapere che l’appalto OSS è in scadenza e dunque, formalmente, “in linea” con quanto affermato dall’Assessore Regionale Guido Bertolaso, che ha ribadito tempo fa la necessità di superare il sistema degli appalti per i servizi core, puntando alla loro internalizzazione. Un’affermazione che, ad oggi, rischia di restare solo una promessa illusoria per lavoratrici, lavoratori e cittadinanza, se non seguita da atti concreti. E questo, per noi, non lo è.

Il rischio concreto è che, dietro l’apparente transitorietà dichiarata (copertura delle ferie estive e difficoltà di reclutamento, problema diffuso), si celi un disegno strutturale di esternalizzazione, in palese contrasto con le richieste storiche del sindacato e le reali necessità del territorio. Le rassicurazioni ricevute non sono affatto sufficienti. Chiediamo con forza chiarezza, trasparenza e una presa di posizione ufficiale e netta da parte della Direzione Aziendale.

Vogliamo sapere quale sia la reale strategia dell’ASST Cremona per incentivare l’assunzione e la permanenza di personale sanitario presso il presidio di Oglio Po, da troppo tempo penalizzato, marginalizzato e bistrattato, nonostante i proclami che lo vorrebbero “alla pari” della sede cremonese. Non accetteremo scorciatoie né strategie di deresponsabilizzazione, utili solo a scaricare i problemi su altri. Appaltare i servizi non è una soluzione, ma un ulteriore indebolimento del servizio pubblico. Serve invece investire sul personale (stabile e dipendente pubblico), garantire contratti dignitosi, condizioni di lavoro sostenibili e percorsi di valorizzazione. L’ASST Cremona si assuma la responsabilità delle proprie scelte.

Invitiamo la cittadinanza a far sentire il proprio dissenso rivolgendosi agli URP aziendali, e a sostenere le eventuali iniziative che ne dovessero conseguere. Il servizio pubblico va difeso, la qualità dell’assistenza non può essere oggetto di logiche al ribasso. Se i concorsi vanno deserti, le istituzioni affrontino il problema con serietà. Ma giù le mani dall’Ospedale Oglio Po: ha già pagato fin troppo le conseguenze di scelte sbagliate.

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